Le onde d’urto e la relativa terapia, in inglese Extracorporeal Shock Wave Therapy (ESWT), hanno fatto il loro ingresso in campo medico alla fine del secolo scorso in occasione del trattamento, tramite frammentazione, dei calcoli renali. La tecnica in oggetto utilizza l’elevata concentrazione energetica di particolari onde acustiche, che hanno proprietà specifiche accreditate internazionalmente (DIGEST), e la loro rapida trasmissibilità a distanze elevate per favorire la riparazione di tessuti bilogici molli, ossa e derma. La ESWT è impiegata anche in campo veterinario.
La propagazione delle onde d’urto avviene, in base ai principi fisici di trasmissione, riflessione e assorbimento del suono, in modo variabile a seconda della consistenza del tessuto che ne costituisce il mezzo di diffusione.
Sebbene i dettagli del funzionamento delle onde siano assai complessi e, tuttora, in corso di approfondimento, ne sono ormai sperimentati i rapidi benefici e le svariate applicazioni terapeutiche e gli efficaci impieghi della terapia sono divenuti, nel tempo, sempre più numerosi.
Terapia ad onde d'urto: le applicazioni
Le applicazioni con onde d’urto non sono assolutamente invasive e si risolvono, generalmente, in poche sedute finalizzate alla realizzazione di un “puntamento” radioterapico cirscoscritto alla zona interessata.
All’iniziale impiego in campo ortopedico, soprattutto in presenza di difficoltà di assestamento osseo conseguenti a fratture femorali o tibiali, ha fatto seguito l’estensione della terapia ad onde d’urto ad un numero sempre maggiore di patologie. Tra queste le condizioni cliniche relative ai tendini (tendinopatie), come il tendine d’Achille, le infiammazioni della fascia plantare, la malattia delle mani nota come morbo di Dupuytren, le formazioni calcifiche residuate in seguito ad interventi inadeguati su lesioni muscolari. Queste problematiche risultano spesso difficilmente risolvibili con trattamenti di altro genere. L’applicazione della ESWT è tuttora in espansione verso settori come quello dell’implantologia dentale, della dermatologia, dell’urologia e delle ulcere cutanee.
Ulteriori impieghi della terapia con onde d’urto sono in fase di sperimentazione. Tra gli altri, quello per la sollecitazione delle parti del muscolo cardiaco danneggiato in seguito ad infarto.
Terapia ad Onde d'urto: i vantaggi
La terapia ad onde d’urto presenta una serie di prerogative che la rendono assai vantaggiosa per il paziente. Oltre al limitato numero di interventi generalmente necessari, di cui si è detto, ed alla rapidità della manifestazione degli effetti benefici ad essi correlati, vi sono diversi altri elementi da non trascurare. Anzitutto, la topicità delle applicazioni ne consente l’impiego nell’ambito di piani di cura più vasti ed in concomitanza con altri programmi di fisioterapia, così da ottimizzare i risultati congiunti delle diverse metodologie. Inoltre, l’utilizzo delle onde acustiche limita il consumo di farmaci e, di conseguenza, il rischio correlato di effetti collaterali indesiderati. Questi ultimi, peraltro, sono quasi del tutto assenti nella terapia in questione. Infine, il sistema delle onde d’urto riduce notevolmente le necessità di interventi chirurgici ed è, questa, una circostanza di rilievo non secondario.